FINISSAGE EPISODI

Sabato 30 aprile 2022 alle ore 17:30 verrà presentato il catalogo del primo ciclo di Episodi presso la Sala del Consiglio nel Palazzo del Capitano a Todi.
Interverranno: Emidio De Albertiis, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia; il Prof. Nicola Renzi, vicedirettore dell’Accademia e curatore del ciclo Episodi; Carlo Primieri, ideatore e promotore di UNU unonell’unico e Claudio Ranchicchio, Assessore alla Cultura del Comune di Todi.

A seguire si terrà il FINISSAGE dell’Episodio 10 – la collettiva che raccoglie le opere degli studenti del Corso Bienno di Pittura-scultura, tenuto dal Prof. Nicola Renzi, protagonisti di questo primo ciclo di Episodi – presso UNU unonell’unico di via Mercato Vecchio, 16 a Todi (Perugia). In mostra i lavori di: Katia Baldelli, Giulio Buchicchio, Sara Cancellieri, Li Kang, Linda Massei, Edoardo Pellegrini, Fabrizio Riccardi, Anxela Sotiri e Barbara Stievano.

Il ciclo Episodi, nasce dai desideri dell’artista Nicola Renzi e di Carlo Primieri di poter unire una istituzione secolare come l’Accademia di Belle Arti di Perugia e uno spazio architettonico, che di secoli trascorsi dalla sua edificazione ne vanta altrettanti. Questa volontà ha dato origine a una serie di appuntamenti, chiamati Episodi, che hanno mostrato il lavoro degli studenti del Biennio Specialistico dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, corso prof. Nicola Renzi.
Gli Episodi sono stati nove, uno al mese, da marzo 2021 fino a marzo 2022, con una interruzione nei mesi di luglio e agosto. Di volta in volta, i nove studenti hanno mostrato all’interno dello spazio UNU unonell’unico, un lavoro pensato appositamente per il luogo. Questa iniziativa ha avuto il pieno sostegno dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, di cui il prof. Nicola Renzi, oltre a essere Docente è anche vicedirettore, per almeno un doppio ordine di motivi, come ben testimoniano le seguenti righe scritte dal Direttore, prof. Emidio De Albentiis in occasione dell’inaugurazione di questo primo ciclo di Episodi: “da una parte la concreta possibilità offerta agli Studenti di misurarsi con uno spazio espositivo e con tutte le problematiche che questo comporta, dall’altra la precisa volontà di lanciare un segnale per una ripresa ancor più ampia e generale – il più possibile vicina – di iniziative artistico-culturali “in presenza”, finalmente al di là e al di fuori della pandemia e da quanto di drammatico essa ha determinato in questi ultimi dodici mesi”.