BIOGRAFIA

Meri Tancredi (L’Aquila, 1976).

Il suo percorso artistico si sviluppa attraverso pittura, scultura, installazioni e video-audio installazioni. Conduce da tempo un’indagine sulla parola e sui rapporti che questa instaura con lo spazio fisico e concettuale della riflessione umana.
Tra le ultime esperienze i progetti Disabitare/Disabituare a cura di Sciame Project, Museo Immateriale/Silenzio Museo Civico Mattia Preti di Taverna (CZ), Ti do la mia parola a cura di Butik Collective; la residenza presso Spazio Bedeschi per studi aperti ArteVerona; al MABOS, Museo del Bosco della Sila. Invitata dalla città di Tübingen per la Kulturnacht, per il Sister City Light Festival, nello spazio di Shedhalle Forum per le Arti Contemporanee. Nel 2018 entra a far parte della collezione pubblica del MUSA, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli, Caserta; e della collezione di opere su carta della Biblioteca Vallicelliana di Roma. Nel 2016 partecipa alle residenze “BocsArt”  Cosenza e  “Ritratto a mano 3.0” a Caramanico Terme. Nel 2015 seconda al Premio Libro d’Artista della Fundaciòn  Ankaria di Madrid, dove è parte della collezione pubblica,  e selezionata al premio “Re_Place”, L’Aquila. Nel 2014 è finalista del Premio Scultura Fondazione Henraux, Lucca. Nel 2012 è rappresentante del gemellaggio artistico tra le città di Perugia e Grand Rapids, dove espone nella mostra Body Double: The Figure in Contemporary Sculpture, a cura di Joseph Becherer, al Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park in concomitanza con la partecipazione all’ArtPrize.

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